Carciofi alla giudia
Carciofi alla giudia. I carciofi a Roma da novembre alla metà di marzo la fanno da padroni. Vengono preparati in molti modi ma la specialità sono i carciofi alla giudia, tipico del Lazio. È un classico, molto semplice da preparare ma con alcune regole da rispettare che potrebbero compromettere la riuscita del piatto. Una cottura che li rende irresistibili e ne esalta il sapore.
Ingredienti per 2 persone:
4 carciofi teneri romani o “mammole”
1/2 limone
2 cucchiai di succo di limone
1 litro e 1/2 d’olio
sale
pepe
Carciofi alla giudia
Preparazione:
Pulire i carciofi delle foglie più dure e tuffarli in acqua fredda e succo di limone.
Sgocciolarli e, tenendoli per il gambo, pressarli sul piano di lavoro in modo che le foglie si allarghino, quindi salarli e peparli dentro e fuori.
In una larga padella dai bordi alti scaldare a fiamma media abbondante olio, immergere i carciofi, cuocerli per circa 10-12 minuti rigirandoli con l’aiuto di due forchette.
Quando iniziano a diventare di un bel colore dorato controllare con una forchetta alla base del gambo, la cottura che deve essere leggermente al dente. Ritirarli con la paletta bucata e asciugarli su carta assorbente.
Scaldare di nuovo l’olio a fiamma vivace, e sempre con la forchetta infilzare alla base un carciofo alla volta e tenerlo immerso nell’olio bollente per circa 3-4 minuti.
Le foglie si apriranno come i petali di un fiore diventando croccanti. A questo punto chi conosce i segreti della cucina, sa che deve spruzzarli con un getto d’acqua fredda: le foglie diventeranno ancora più croccanti.
Togliere i carciofi, asciugarli su carta assorbente e servirli subito caldissimi.
Sono un appetitoso antipasto, ma anche un contorno o una pietanza nella misura di due carciofi a persona.
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