Food News

Foto/Industria 2021, al centro il FOOD e l’industria alimentare

La Fondazione MAST presenta la quinta edizione di Foto/Industria 2021, la prima Biennale al mondo dedicata alla fotografia dell’Industria e del Lavoro, che si svolge Bologna dal 14 ottobre al 28 novembre, ad eccezione delle due mostre di Ando Gilardi al MAST e di Jan Groover al MAMbo, che terminano il 2 gennaio 2022. La direzione artistica è di Francesco Zanot.

Foto @FOTO/INDUSTRIA

Foto/Industria 2021 si sviluppa in 11 mostre situate in 10 luoghi differenti all’interno della città di Bologna e una al MAST, permettendo oltre che ai residenti, anche ai turisti di scoprire la città.

Foto/Industria, promossa e prodotta dalla Fondazione MAST, nasce nel 2013 con l’obiettivo di diffondere la cultura della fotografia a tutto tondo, promuovendo Bologna come protagonista, condividendo con la città la missione culturale della Fondazione, ente non profit internazionale legato al gruppo industriale Coesia, concepita come tramite tra l’impresa e la comunità.

 

Foto/industria 2021 FOOD, il racconto dell’industria alimentare

L’edizione di quest’anno di Foto/Industria è intitolata FOOD, un tema di fondamentale importanza per il suo inscindibile legame con ambiti diversi come biologia, filosofia, storia, politica, economia e biologia.

Ed è per questo che al centro della Biennale si trova il soggetto dell’industria alimentare un settore in rapido sviluppo che risponde alle più importanti trasformazioni in atto su scala globale: la questione demografica, il cambiamento climatico e la sostenibilità.

AN D O G I L AR D I Giovani donne portano zucche sulla testa. “Le zucche, d’estate sono mangime, d’inverno cibo”. Quando il gallo canta a Qualiano, ampia fotoinchiesta di Gilardi sulla sindacalizzazione dei braccianti agricoli, in questo paese particolarmente sentita. Qualiano (Napoli), ottobre 1954. © Fototeca Gilardi

L’alimentazione è un tema che viene affrontato come fatto culturale, come linguaggio e allo stesso tempo come argomento complesso.

Fotografia e gastronomia nella mostra, si fondono dalla teoria alla pratica innescando una serie di riflessioni sulla complessità della “questione alimentare”.

Tanti gli argomenti oggetto delle 11 mostre che ripercorrono un secolo di storia dagli anni Venti ad oggi e tra i principali troviamo:

l’industria alimentare e il suo impatto sul territorio;
il rapporto tra alimentazione e geografia; la meccanizzazione della coltivazione e dell’allevamento; la questione del grano;
l’alimentazione organica e naturale;
i mercati e le tradizioni locali;
la pesca nei mari e nei fiumi.

H E R B E R T  L IS T Grandi tranci di tonno vengono puliti a mano e inscatolati, Favignana, Italia / The big tuna steaks are trimmed by hand and placed into big tins, Favignana, Italy 1951 Collezione MAST. Courtesy of The Herbert List Estate / Magnum Photos

Francesco Zanot direttore artistico

“Il cibo è un fondamentale indicatore per analizzare e comprendere intere civiltà – scrive nel testo introduttivo del Photo book / Ricettario della Biennale il direttore artistico Francesco Zanot –. Le modalità attraverso cui gli alimenti vengono prodotti, distribuiti, venduti, acquistati e consumati sono in costante cambiamento e racchiudono pertanto alcuni caratteri distintivi di un’epoca un periodo storico o un ambito culturale e sociale… Il cibo è linguaggio. Come la fotografia, gli alimenti incorporano e diffondono messaggi. Il risultato è un cortocircuito: qualsiasi fotografia di cibo è il frutto di un processo di ri-mediazione. Inoltre, fotografia e cibo hanno un legame speciale con la tecnologia. La fotografia nasce come tecnica”.

“Camera oscura, pellicola e obiettivo sono conquiste dell’ingegno umano messe al servizio della scienza, dell’arte, della memoria e della trasmissione di informazioni – prosegue Francesco Zanot -. Per quanto riguarda il cibo il punto di svolta è costituito dalla comparsa dell’agricoltura che conduce dal nomadismo alla coltivazione e all’allevamento stanziali attraverso una serie di profonde innovazioni tecniche”.

Foto/Industria 2021, undici fotografi tutti di caratura internazionale: tre Italiani e otto Stranieri

Gli undici artisti contemporanei e giovani autori alternano pratiche fotografiche tradizionali alle sperimentazioni più innovative.

Tre artisti italiani:

  • Al MAST l’esposizione di Ando Gilardi, una tra le figure più eclettiche e originali della storia della fotografia italiana. È il protagonista della mostra “Fototeca” con una combinazione di reportage fotografici e materiali estratti dal pioneristico archivio iconografico che ha fondato nel 1959 (la mostra proseguirà fino al 2 gennaio 2022);
  • Al Sistema Museale di Ateneo – Università di Bologna Collezione di Zoologia c’è “Fisheye”realizzata da Maurizio Montagna appositamente per questa Biennale, un progetto dedicato al fiume Sesia e alla sua valle
  • Lorenzo Vitturi in “Money Must Be Made” fotografa Balogun, il mercato di strada di Lagos in Nigeria, uno dei più grandi del mondo (Palazzo Pepoli Campogrande – Pinacoteca Nazionale di Bologna).
L O R E N Z O V IT T U R I Praying Mat Fragments, Pink Soap, Egg and Coconut Oil 2017 © Lorenzo Vitturi

Per quanto riguarda gli artisti stranieri, sono otto:

  • Hans Finsler, considerato uno dei padri della fotografia oggettiva degli anni ’30, ha realizzato nel 1928 la serie “Schokoladenfabrik” protagonisti i dolci al cioccolato e marzapane su commissione dell’azienda dolciaria Most (Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna Genus Bononiae – San Giorgio in Poggiale);
H AN S F IN S L E R  Senza titolo / Untitled 1928 Courtesy Fondazione Rolla, Bruzella
  • Herbert List, fotografo tedesco membro della Magnum Photos. Nella sua mostra “Favignana” sono esposte 41 immagini sulla mattanza dei tonni avvenuta nell’isola nel 1951 (Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna Genus Bononiae – Palazzo Fava, salone “Mito di Giasone e Medea”);
  • nella stassa sede il francese Bernard Plossu in “Factory of Original Desires” ha fotografato spezzoni di vita in tutto il mondo e ritratti legati a persone e cibo nella quotidianità (Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna Genus Bononiae – Palazzo Fava, sale “Le avventure di Enea”);
  • Mishka Henner, “In the Belly of the Beast” è un’esposizione sul rapporto tra uomo, animali e tecnologia in un processo incessante fatto di consumo, digestione e scarto (Palazzo Zambeccari – Spazio Carbonesi);
  • il giapponese Takashi Homma invece nella mostra “M + Trails” che ha ideato, da un lato raccoglie e mette a confronto le facciate dei negozi di McDonald’s nel mondo soffermandosi su differenze e analogie, dall’altro immortala le tracce di sangue lasciate dai cacciatori di cervi in Giappone (Padiglione dell’Esprit Nouveau);
T AK AS H I H O M M A Winterthur
  • l’olandese Henk Wildschut con “Food” si concentra sulle più avanzate tecnologie dell’industria alimentare sviluppate per aumentare il volume della produzione (Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna – Palazzo Paltroni);
H E N K W I L D S C H U T WAKKER DIER, AMSTERDAM, MARCH 2012 © Henk Wildschut
  • l’artista americana Jan Groover, con “Laboratory of forms“ fotografa le celebri nature morte riprese nella cucina della sua abitazione, che dialogano con le opere del pittore bolognese Giorgio Morandi custodite nelle sale del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (la mostra proseguirà fino al 2 gennaio 2022);
  • infine la ricercatrice e attivista palestinese Vivien Sansour presente “Palestine Heirloom Seed Library”, un progetto per salvaguardare antiche varietà di semi e per proteggere la biodiversità (Palazzo Boncompagni).

Il Photo Book è un vero e proprio Ricettario

Foto/Industria 2021 per il FOOD ha  inoltre  realizzato un Photo Book, una pubblicazione a metà tra fotografia e libro di ricette pensate dallo chef e scrittore Tommaso Melilli, che interpreta le immagini e i temi di ogni mostra attraverso una ricetta originale.

Un libro creato con l’intento di attivare, in merito all’ampia materia del cibo, un discorso visivo e testuale. In questo contesto gastronomia e arte, come accadeva un tempo, si uniscono dalla teoria alla pratica.

Il Programma di Foto/Industria 2021

La Biennale è come di consueto accompagnata da un programma di eventi con ingresso gratuito su prenotazione. La Fondazione MAST mette a disposizione visite guidate con gli artisti, talk, workshop di fotografia, performance, proiezioni, tavole rotonde e attività didattiche.
I mediatori culturali presenti nelle sedi delle mostre sono studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, che collabora da anni con la Fondazione MAST.

Dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19 è possibile visitare le mostre, con l’eccezione della mostra al MAST che in occasione degli eventi è aperta fino alle 22.  L’ingresso è permesso tramite il badge ottenibile effettuando l’iscrizione online da ritirare nelle varie sedi, sempre gratuitamente.

Per info: www.fotoindustria.it

 

 

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Germana Ferrante

Giornalista

Capo Redattrice e giornalista per Green Planet News. Ha lavorato per molti anni nel mondo editoriale presso la A. Manzoni & C. S.p.a., storica concessionaria di pubblicità del Gruppo Editoriale L’Espresso.

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